domenica 19 aprile 2015

Carmen consoli a Firenze, l'abitudine di amarla


Cinque anni di assenza, cinque anni per concepire uno dei cd più belli della sua carriera e cinque anni per mettere a punto questo tour, un'oasi di emozioni, una band quasi completamente al femminile, una Carmen normalmente un filino impacciata e un atmosfera di un rock anni '70.


Ieri sera Carmen Consoli ha stregato Firenze con il suo "l'abitudine di tornare tour" proponendo alcuni pezzi dell'ultimo cd, altri rock più arcaici e anche delle tracce che potevano tranquillamente essere evitate per lasciare spazio a pezzi più importanti come "Mio zio" o la nuova "Ottobre".
Luci curate nei minimi particolari, un palco molto scenografico e Carmen che apre il concerto con "La signora del quinto piano" accenna un sorriso al pubblico.
Introduce "Esercito Silente" con la celebre frase di Giovanni Falcone "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola" e continua questo emozionatissimo momento politico con la più leggera "AAA Cercasi".
Il pubblico scoppia in delirio quando partono quelle 3 note iniziali di "Fiori d'Arancio", un pubblico che purtroppo non riempie il Mandela Forum ma comunque caloroso, insomma come si suol dire pochi ma buoni.

La cosa che mi ha più emozionato? Il momento dove Carmen è rimasta da sola sul palco.
Una persona timida come lei riesce comunque con la sua eterna voce e i suoi testi a cavalcare la scena con una chitarra e un tailleur blu e nero.
Poi dopo una noiosissima parte a due chitarre con Luca Madonia partono "Confusa e felice" e "Amore di Plastica", Carmen ringrazia e il pubblico se ne va.

La cantantessa ha l'abitudine di tornare, ma noi abbiamo l'abitudine di amarla.


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