venerdì 27 marzo 2015

Tanti auguri a Mariah Carey, la 'diva' della musica compie 45 anni.




Nata a Huntington nel 1970, Mariah Carey dimostra fin da subito di saper padroneggiare la sua voce stordendo l'intero reparto maternità con un acuto. Ragazzotta di provincia in continua lotta contro l’indomabile permanente, per una botta di culo ti becca Tony Mottola (padrone della Columbia Records) ad una festa. Rimasto ammaliato da cotanto splendore Mr. Mottola se la sposa e investe sulla ragazza - abile sia a cantare che a comporre canzoni. In brevissimo tempo Mariah inizia a sfornare singoli e album a raffica, dominando classifiche su classifiche e divenendo una delle regine indiscusse della musica degli anni ’90. Premi su premi, un duetto con la Houston, un album di Natale nel quale sarà contenuta la sua iconica All I Want For Christmas Is You - canzone che la proclamerà dea indiscussa del Natale, come una sorta di fata madrina, e che le darà da campare in eterno. Ma tipo maledizione, i proventi arriveranno solo e soltanto durante il periodo natalizio, il resto sarà flop.

Poi il divorzio.

Da qui la trasformazione, come per un sortilegio Mariah cambia, si libera della permanente, diventa bionda, liscia, un mignottone racchiuso in abiti da sirena, diva, amante dei glitter e di tutto ciò che luccica, di Hello Kitty, nella sua testa iniziano a viaggiare solo e soltanto unicorni e farfalle.
Sempre capace di cantare - si narra infatti che la sua voce possa ancora abbattere le porte di Guantanamo - nel 2000 inizia però la crisi.
Mariah non ottiene più i successi di una volta, vuole essere una barbie ma il corpo non glielo permette, svariona a TRL distribuendo gelati, si ubriaca spesso. Verrà così rinchiusa in una clinica psichiatrica dove i medici cercheranno in tutti i modi di convincerla che no, non stiamo nel film di Barbie Fairytopia.

Poi la rinascita. Siamo nel 2005, uscita dalla clinica torna con un nuovo album - The Emancipation Of Mimi - che ottiene il dovuto riconoscimento. Schizza direttamente al primo posto della classifica Billboard 200, cosa che non accadeva dal 1997 con l'album Butterfly. È un successone.
Dal 2008, un'altra serie di album random, lei sempre strizzata in abiti di 100 taglie inferiori alla sua, sempre più un'icona gay, sempre più 'donna panettone'. Un film di merda (Glitter) record per essere forse il film che ha ottenuto il minor numero di incassi di tutti i film con cantanti come attrici - ma un'eccelsa interpretazione in Precious. Un secondo matrimonio con Nick Cannon, due gemelli, un altro divorzio, fiera sostenitrice di Obama, sempre amante del kawaii e un ultimo album (Me. I Am Mariah.. The Elusive Chanteuse) risalente all'anno scorso per un totale di 22 album pubblicati - che sarà, ma a me è pure piaciuto.. e tanto.

Insomma, come non amare tutto ciò? Come non amare Mariah Carey? Forse una delle poche vere voci internazionali rimaste oggi.

45 anni, e ancora tanti auguri.

Mariah Carey, 1990


The Emancipation of Mimi, 2005


Me. I Am Mariah.. The Elusive Chanteuse, 2014




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